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Come funziona l’appalto del trasporto scolastico e quando è obbligatorio?

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Guida all’appalto del trasporto scolastico: a chi spetta e come avviene

Il trasporto scolastico tramite scuolabus rappresenta da sempre un servizio essenziale per il sistema educativo, un principio fondante del diritto allo studio e una risorsa indispensabile per migliaia di famiglie.

Non tutti i genitori, infatti, hanno la possibilità di accompagnare i propri figli a scuola ed è per questo che lo Stato ha il dovere di intervenire, garantendo a tutti gli studenti della scuola dell’obbligo la possibilità di frequentare le lezioni con regolarità.

Vediamo più nel dettaglio come funziona l’appalto del trasporto scolastico, quali gli enti che se ne occupano e quali sono i requisiti e gli aspetti che vengono valutati nel processo di assegnazione.

Chi deve garantire il servizio di trasporto scolastico?

Il servizio di trasporto scolastico in Italia è molto più di un semplice servizio di trasporto. Infatti, in base al Decreto Legislativo n. 63/2017 si tratta di un servizio prioritario per il supporto al diritto allo studio, finalizzato a perseguire l’uguaglianza di tutti gli studenti.

Inoltre, non dimentichiamo che in Italia vige l’obbligo di istruzione dai 6 ai 16 anni, motivo per cui tutti gli studenti che rientrano in questa fascia d’età devono essere messi nelle condizioni di adempiere a questo dovere.

A garantire il servizio ci pensa lo Stato tramite i suoi enti territoriali, ovvero i Comuni e le Province. Più nello specifico è compito delle Province provvedere al trasporto scolastico relativo alle scuole superiori, mentre spetta ai Comuni garantire il trasporto per tutti i gradi inferiori di istruzione, scuola dell’infanzia inclusa (articolo 139 del Decreto Legislativo 112/1998).

Agli stessi enti spetta anche la scelta della società di trasporto a cui appaltare il servizio scuolabus. Vediamo quindi quali sono i criteri alla base di tale decisione e qual è l’iter previsto per legge.

Dal bando all’assegnazione: ecco come avviene l’appalto del trasporto scolastico

Attraverso l’appalto del servizio scuolabus gli enti pubblici affidano il servizio a società specializzate nel settore dei trasporti e di noleggio bus. Il processo inizia con la pubblicazione di un bando di gara, un documento che definisce i requisiti del servizio, le caratteristiche tecniche richieste, i criteri di selezione e i termini contrattuali.

Le aziende partecipanti presentano la propria offerta, che viene vagliata da una commissione tecnica che, tra le altre cose, valuterà:

  • Conformità e accessibilità dei mezzi. Gli scuolabus devono essere omologati, adeguati al tipo di utenza, rispettare tutte le normative vigenti e soddisfare determinati parametri tra cui: presenza di dotazioni e sistemi di sicurezza e dei comfort necessari; manutenzioni e controlli regolari; igiene e pulizia; spazi, rampe e tutto l’occorrente per il trasporto di studenti con disabilità.
  • Costo. È importante garantire un equilibrio tra sostenibilità economica e qualità.
  • Qualità del servizio. Viene valutata l’affidabilità, la puntualità e le misure aggiuntive proposte per garantire la sicurezza e il comfort degli studenti. Sempre più enti valutano anche la sostenibilità del servizio, premiando l’utilizzo di mezzi ecologici, come autobus elettrici o a basso impatto ambientale.

L’appalto trasporto scolastico è obbligatorio?

In Italia l’affidamento del servizio di trasporto scolastico tramite appalto è generalmente obbligatorio. Secondo il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), l’affidamento di servizi pubblici, tra cui anche il trasporto scolastico, deve avvenire tramite procedure di evidenza pubblica, salvo eccezioni specifiche previste dalla legge.

L’appalto del trasporto scolastico non è obbligatorio quando l’ente territoriale competente:

  • gestisce direttamente il servizio acquistando gli scuolabus;
  • affida il servizio ad una società in house (ovvero partecipata dall’ente stesso) senza bando di gara;
  • ricorre a convenzioni, ad esempio con enti del terzo settore o cooperative sociali, in presenza di specifiche condizioni.

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